Lunedì 17 Giugno 2024
Senza categoria
ARTE
Nel momento in cui il magazine che avete tra le mani è in fase di scrittura e impaginazione, lo immaginiamo già nella sua situazione successiva: sfogliato, posato sul sedile della vostra auto, piegato in due e velocemente rimesso in borsa.
Ma anche scritto, appuntato. Personalizzato. Vostro. Esattamente così. Vostro. Tuo.
Perché nel momento in cui un lavoro, più o meno creativo che sia, subisce quella transizione tra il creatore e il fruitore, assume una pluralità oseremmo dire “universale”. Un po’ come l’arte.
Non intendiamo arrogarci alcun merito d’estro e creatività, ben intesi!
Ma ci piace pensare al nostro mestiere, in tutte le sue sfaccettature, quale momento di profonda condivisione: partendo dal processo d’acquisto sino alla messa in opera di qualsivoglia opera di ristrutturazione, ci sentiamo custodi di un sogno, quello di una vita, la casa.
E diventiamo tramiti della sua realizzazione, camminando al vostro fianco, nel renderla esattamente come la avete da sempre immaginata: semplicemente, vostra.
La casa come legame con le proprie origini. La cantano così gli Afterhours
Ho rifatto il percorso che mi portava dalla scuola alla casa dei miei
La prima volta dopo venticinque anni
C'è una sensazione che non ho mai più provato
Non abito più lì da sempre
Ho avuto una vita altrove
È solo una stupida villetta con uno sputo di giardino
Ma sarà la prima cosa che comprerò
Quando sarò ricco
Dal brano “Ritorno a casa”