Venerdì 25 Marzo 2022
Bonus ristrutturazioni
L’agevolazione per i lavori di edilizia stata prorogata con la Legge di Bilancio dal governo con le stesse dell’anno passato fino al 2024 ma, per evitare frodi, sono stati introdotti nuovi adempimenti per la cessione del credito e per lo sconto in fattura. Parliamo di un’agevolazione che consiste in una detrazione del 50% per lavori di ristrutturazione edilizia, seguendo le stesse indicazioni sui lavori inclusi nell’incentivo, ma seguiranno diversi adempimenti per le riscossioni. La Manovra ha disposto la proroga delle detrazioni per le ristrutturazioni edilizie e per la riqualificazione energetica fino al 31 dicembre 2024, e dal 1 gennaio 2022 i contribuenti hanno la possibilit di portare in detrazione fiscale al 50% le spese sostenute per i lavori di riqualificazione edilizia, manutenzione straordinaria e ordinaria (per i condomini) per un massimo di 96.000 euro di spesa.
Anche per il 2022 sarà possibile disporre della cessione del credito e dell’opzione sconto in fattura accanto alla possibilità di fruire del bonus ristrutturazione come detrazione in dichiarazione dei redditi, tuttavia per usufruire di una delle due opzioni sarà necessaria la comunicazione del professionista che ha quindi effettuato il primo controllo documentale sulla effettiva sussistenza dei requisiti per godere di queste possibilità. In seguito, la documentazione dovrà essere inviata all’Agenzia delle Entrate tramite un modulo sul sito dell’ente, entro il 16 marzo dell’anno successivo a quello in cui si sono svolti i lavori. Sarà poi necessario disporre della documentazione di congruità delle spese rilasciata dal personale tecnico, il quale deve accertarsi che l’esecuzione dei lavori sia stata rispettata entro il limite massimo dei costi ammissibili per il tipo di intervento.
Il bonus ristrutturazioni può essere richiesto da tutti i contribuenti soggetti al pagamento delle imposte sui redditi, residenti o non residenti in Italia, proprietari o titolari di usufrutto di un immobile, locatari o comodatari, soci di cooperative e imprenditori individuali.
Ecco di seguito alcuni esempi di lavori di manutenzione ordinaria per i quali è possibile richiedere il bonus sono:
• installazione di ascensori e scale di sicurezza;
• realizzazione e miglioramento dei servizi igienici;
• sostituzione di infissi esterni e serramenti
• rifacimento di scale e rampe
• interventi di risparmio energetico
• sostituzione e stesura della pavimentazione
• rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici
• tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni
• rifacimento degli intonaci interni
• rifacimento degli impianti tecnologici.
Molti sono i sostegni prorogati per il 2022 dal governo nel mondo dell’edilizia che coinvolgono gran parte delle agevolazioni per la sostenibilità delle abitazioni. Uno tra tutti, l’Ecobonus, ovvero un’agevolazione fiscale atta alla riqualificazione energetica degli immobili con cui lo Stato intende migliorare la condizione complessiva delle strutture immobiliari in Italia, incentivare il settore dell’edilizia e tutto il suo indotto e superare l’utilizzo di combustibili fossili a vantaggio di fonti energetiche rinnovabili. Una possibilità per i cittadini di approfittare degli incentivi statali per migliorare le condizioni delle abitazioni, spesso di vecchia costruzione. L’Ecobonus 2022 è costituito da una serie di detrazioni fiscali che il cittadino può sfruttare sugli interventi strutturali di riqualificazione energetica o di messa in sicurezza antisismica degli edifici esistenti. La detrazione fiscale, valida ai fini IRPEF, riguarda gli interventi di riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti fotovoltaici e installazione di colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.
L’Ecobonus è una agevolazione fiscale dedicata alla riqualificazione energetica dell’immobile. Si rivolge a tutti coloro che intendono svolgere determinati lavori sull’immobile in cui possiedono un diritto reale, e prevede una agevolazione al 50% oppure al 65% in base alla tipologia di lavori svolti. In alcuni casi specifici l’agevolazione può anche raggiungere una percentuale maggiore. Le detrazioni del 50% e del 65% si possono ottenere a seconda della tipologia di intervento effettuato. In ogni caso è possibile optare per lo sconto in fattura, la cessione del credito o l’utilizzo della detrazione in dichiarazione dei redditi.
Si tratta prevalentemente di lavori che permettono un miglioramento della condizione dell’immobile soprattutto a livello energetico ad esempio per il riscaldamento, volti a un miglioramento ambientale ed economico. Questo miglioramento può avvenire tramite diversi lavori: dalle coibentazioni ai nuovi pavimenti, alla sostituzione delle finestre o degli infissi. Ma sono anche inclusi nell’ecobonus lavori come l’installazione di pannelli solari, e la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale. Per quanto riguarda l’Ecobonus sono state confermate le aliquote ordinarie:
• 50% per infissi, biomassa e schermature solari;
• 65% per le rimanenti tipologie di spese. Nel caso in cui l’intervento sia effettuato su parti comuni condominiali l’importo di detrazione IRPEF varia dal 70% al 75%.
Possono usufruire delle detrazioni Ecobonus al 65% o al 50% tutti i contribuenti assoggettati all’imposta sul reddito sulle persone fisiche (IRPEF), residenti o non residenti, nel territorio dello Stato, su prima e seconda casa ed anche i titolari di reddito di impresa. Oltre ai proprietari degli immobili, possono usufruire anche:
• Le persone fisiche, compresi gli esercenti, professioni e i nudi proprietari;
• Titolari di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
• Contribuenti che conseguono reddito d’impresa (persone fisiche, società di persone, società di capitali).
• I titolari di reddito d’impresa possono fruire della detrazione solo con riferimento ai fabbricati strumentali che utilizzano nell’esercizio della loro attività imprenditoriale (Risoluzione n. 340/E/2008 dell’Agenzia delle Entrate).
• Locatari (affittuari) o comodatari;
• Gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale;
• Associazioni tra professionisti;
• Gli istituti autonomi per le case popolari e le cooperative di abitazione a proprietà indivisa.
• Acquisto e posa in opera di finestre con infissi e schermature solari;
• Sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione (classe A);
• Acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale dotati di generatori di calore che prevedono l’uso di biomasse combustibili.
È possibile ottenere un rimborso della spesa sostenuta (art. 14 D.L. n. 63/13) per la riqualificazione energetica degli edifici con agevolazione al 65% per i seguenti interventi:
• Gli interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro;
• Gli interventi di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con generatori d’aria calda a condensazione;
• L’acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, fino a un valore massimo della detrazione di 100.000 euro, a condizione che gli interventi producano un risparmio di energia primaria pari almeno al 20%;
• Interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione.
• Interventi di sostituzione dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria;
• L’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative. Questi dispositivi, mediante la fornitura periodica dei dati, dovranno indicarti le condizioni di funzionamento correnti e consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto;
• Gli interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti, che ottengono un valore limite di fabbisogno di energia primaria annuo per la climatizzazione invernale inferiore di almeno il 20% rispetto ai valori riportati nel decreto del ministro dello Sviluppo economico dell’11 marzo 2008, così come modificato dal decreto 26 gennaio 2010;
• Gli interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unit immobiliari, riguardanti strutture opache verticali (muri), strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti). La condizione per fruire dell’agevolazione è che siano rispettati i requisiti di trasmittanza termica U, espressa in W/mqK, contenuti nell’allegato E del decreto attuativo del Mise “efficienza energetica” o “requisiti Ecobonus”;
• L’installazione di impianto pannelli solare termico per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università;
• Infine, la building automation.
L’opportunità offerta dal governo grazie all’Ecobonus e al bonus ristrutturazione davvero interessante, per sapere in che modo adattarla al meglio alla vostra condizione contattateci per un sopralluogo e per una consulenza gratuita!